“Un bacio”. Omofobia e bullismo raccontati dai ragazzi

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a cura della Redazione Entertainment

Lorenzo, Blu e Antonio: tre amici come tanti, uniti da un fortissimo legame, sono i protagonisti di “Un bacio”, tratto dall’omonimo romanzo di Ivan Cotroneo. Il film, diretto dallo stesso autore, parla di adolescenza, nuove scoperte e sentimenti, ma anche paura, bullismo ed omofobia. I tre ragazzi di Udine, molto diversi tra loro, sono stati isolati ed allontanati dai coetanei per vari motivi: Blu è la tipica adolescente in crisi, scontrosa, arrogante ed aggressiva, mentre Antonio, ripetente e considerato da tutti poco intelligente, è il più silenzioso ed insicuro del gruppo. Lorenzo, invece, egocentrico e sicuro di sè, è il più stravagante: è gay ed ama ostentarlo, indossando abiti sgargianti e all’ultima moda. È una storia di vita, crescita, amore e amicizia, una storia che assomiglia a tante mai raccontate: in ognuno di noi, infatti, vive un po’ della rabbia, dell’insicurezza e della stranezza dei protagonisti. Le lettere di Blu, indirizzate ad una se stessa ormai adulta, raccontano quanto faccia male essere emarginati, quanto possa diventare importante il giudizio degli altri, ma soprattutto quanto sia difficile e faticoso trovare ogni giorno la forza per restare a galla, anche quando tutto ormai sembra perduto. Nel XXI secolo l’omosessualità, un brutto carattere o l’essere “poco intelligenti” non possono più trasformarsi in un motivo di emarginazione. Siamo soliti considerarci una civiltà evoluta, capace addirittura di creare tecnologie in grado di raggiungere Marte, ma purtroppo le discriminazioni sono ancora all’ordine del giorno. Per quale motivo dobbiamo essere sempre giudicati e derisi per le nostre scelte? Per quanto tempo è stata utilizzata la parola “malattia” per definire le persone con un orientamento sessuale diverso dal nostro? Da quando amare è sbagliato? Non esiste una medicina, perché amare non è sinonimo di malattia ma di cura, e chi siamo noi per impedire alle persone d’innamorarsi? A causa di tutto questo spesso la serenità sembra non esistere: il bullismo e l’omofobia sono piaghe diffuse che distruggono la vita e l’autostima di chi ne è vittima. È frustrante vedere moltissime persone utilizzare impropriamente i propri diritti per negare quelli altrui, ma soprattutto è degradante osservare libertà di espressione e pensiero, stemmi di quella che dovrebbe essere una società aperta a tutti, tramutarsi in dolore ed isolamento.

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