#tbt/Cereali da Dio

di Serena Parodi –

Ogni mattina, un ragazzo si sveglia e sa che dovrà rispondere a milioni di domande da parte di un genitore, il quale inspiegabilmente è pieno di energie nonostante l’orario. Una volta seduto a tavola, si troverà, come altri milioni e milioni di persone nel mondo, una tazza di latte e cereali sotto il naso, perché la colazione è il pasto più importante della giornata. Ma se ora si ha una scelta di cereali che spazia da Nestlè a Kellogg’s, lo dobbiamo appunto agli inventori di questi ultimi. Peccato però che l’obiettivo primario dei fratelli John Harvey e Will Keith non fosse esattamente quello di creare una multinazionale multimiliardaria che tiene le redini dell’economia mondiale delle colazioni, ma, anzi, tutto il contrario.

John Harvey Kellogg era infatti un dottore, impiegato in un sanatorio a Battle Creek, Michigan, e professava la religione degli avventisti del settimo giorno. Gli adepti di questo movimento, oltre a osservare il sabato come giorno di riposo e a credere in una seconda venuta di Gesù Cristo, seguono regole molto ferree che influenzano in modo decisamente pesante la loro vita privata. In particolare, gli avventisti aborrano la soddisfazione del piacere fisico sotto qualsiasi forma, professano la purezza totale del fisico e seguono una dieta vegetariana molto severa, priva di alcool, tabacco e caffeina.

Il dottor Kellogg era fermamente credente, e per questo cercava di importare la sua dottrina nel sanatorio in ogni modo, partendo dalla dieta fatta seguire ai pazienti, servendo spesso un piatto a base di mais, la cui ricetta aveva preso da un gruppo di fedeli come lui. I pasti serviti dal dottore erano costituiti da alimenti ispidi e di poco sapore, in quanto si credeva che cibi dolci, piccanti o semplicemente che sapessero di qualcosa avrebbero instaurato nei pazienti un desiderio sessuale, che, se soddisfatto, avrebbe portato la persona a infrangere uno dei dogmi della sua dottrina. Inoltre i soldi scarseggiavano all’epoca, e questo era un altro punto a favore di Kellogg.

Un giorno, i due fratelli misero a raffreddare una pasta fatta di semi di grano cotto, e, come accade a tutti noi comuni mortali, si dimenticarono di controllarla. Perciò quando andarono a vedere com’era diventata dopo aver risolto alcuni problemi tra i pazienti, trovarono del grano raffermo che continuarono a lavorare con un mattarello fino ad ottenere delle sfoglie di impasto. Tagliandole in pezzi e tostandoli, inventarono i “flakes”, che ebbero molto successo tra i commensali. La ricetta fu brevettata il 31 maggio 1894 con il nome di “Granose”. Viste le recensioni positive ottenute, iniziarono a sperimentare nuovi gusti di cereali, ovviamente sempre rispettando le loro regole. Ma visto che il detto “tutto è bene ciò che finisce bene” non vale in tutti i casi, i due fratelli ebbero un pesante litigio. La causa? Un cucchiaio di zucchero. Nel 1906, quando Will Keith decise di lanciare il prodotto sul mercato creando la fortunata azienda Kellogg’s, i rapporti tra i due erano già compromessi in quanto John Harvey non approvò la decisione del fratello di aggiungere dello zucchero alla ricetta per renderla più gradevole ai comuni consumatori statunitensi. Nonostante ciò, il buon vecchio Will continuò sulla sua strada senza rendere conto al fratello, e alla fine fu lui quello vincente.

Qui trovate l’infografica realizzata da Francesco Budano.