La trap, passione o moda?

di Alice
– Il Trap è un genere musicale sempre più diffuso tra milioni di adolescenti in Europa e nel mondo, ma noi ragazzi sappiamo veramente il significato di ciò che ascoltiamo?
Come e quando nasce questa musica?

Il trap è un sottogenere musicale dell’hip-hop, nasce nelle zone del sud-est degli Stati Uniti e si è sviluppato tra gli anni ’90 e 2000. La parola trap deriva da trap house cioè appartamenti abbandonati in cui gli spacciatori preparano e spacciano sostanze stupefacenti. Nello slang americano indica il luogo dove avviene lo spaccio. In senso più ampio significa trappola, intesa come difficoltà ad uscire da una vita piena di violenza, droga e povertà.
 
Nei testi delle canzoni vengono descritte situazioni di vita spesso in modo brutale e senza alcun filtro: le rime raccontano storie di strada e di droga. Questo genere musicale è da alcuni anni al centro dell’ attenzione dei media, secondo alcuni sarebbe una costola dell’ hip-hop, per altri un sottogenere del rap. Ascoltandolo si ha l’impressione di un ritmo più dilatato rispetto al rap e l’interpretazione vocale è più rilassata e con un andamento quasi ipnotico.
 
Il fenomeno Trap negli Stati Uniti si è affermato con un certo anticipo rispetto al resto del mondo: il primo album Trap potrebbe essere considerato “Trap Muzik” di T.I. del 2003.
 
Il Trap in Italia trae ispirazione da quello oltreoceanico e i principali esponenti non sempre hanno gravitato intorno alla scena rap o hip-hop, ma hanno esordito direttamente con questo genere. Ricordiamo tra gli altri Sfera Ebbasta, Ghali e la Dark Polo Gang. Tutti hanno esordito sfruttando le possibilità fornite dalla tecnologia e dai social, attraverso video autoprodotti e caricati su YouTube, diventando così molto ricercati.
 
Gli argomenti trattati fanno spesso discutere, come ad esempio, nelle canzoni di Sfera Ebbasta, i riferimenti alla Purple Drink, un nuovo sballo che mischia sciroppo alla codeina e Sprite; lui si è difeso dicendo che l’uso delle droghe non dipende dalla musica che si ascolta. Diversamente il mondo di Ghali racconta della marijuana e nelle sue rime mischia italiano, francese e arabo.
 
La Trap italiana è molto seguita e piace a noi giovani infatti si adatta facilmente a fare da sfondo musicale alle Stories di Instagram. È però la fotografia di un disagio contemporaneo, in quanto usa parole che servono a sottolineare il vuoto, la mancanza di tempo e la superficialità del mondo in cui queste stesse canzoni vengono ascoltate.