Matteo, Giulia e Dario: piccoli sportivi crescono

di Gabriele
– L’eliminazione della nazionale dai mondiali e gli scarsi risultati dell’Italia in ambito sportivo (eccezion fatta per pochi sport come il ciclismo), hanno lasciato l’amaro in bocca oltre al dubbio sulla qualità dei nostri atleti nel futuro. Molte persone, infatti, si saranno poste la domanda: “Chi ci rappresenterà nelle prossime competizioni internazionali?”

C’è chi pensa a campioni attuali, ormai affermati, come il nuotatore Gregorio Paltrinieri, ma se si vuole pensare ad un futuro non più prossimo, chi potrebbe riportare in alto il valore dell’Italia nello sport? Sono qui per presentarvi alcuni ragazzi tra coloro che potrebbero fare la differenza in futuro.
 
Il primo è Matteo, atleta della Chiavari Nuoto, classe 2003, che pratica questo sport da ormai 9 anni e racconta: “non ho mai voluto cambiare sport, anche se ero attratto dal calcio o dal basket ho sempre nuotato”. Matteo ha partecipato, nel 2017, ai campionati italiani di Riccione, dove ha vissuto una delle sue “gare preferite”, i 200 dorso. Un’esperienza che gli è rimasta impressa perché è stata una delle sue prestazioni migliori. Anche quest’anno parteciperà ai “Criteria” (nome dei campionati italiani giovanili) e ci confida: “mi sto preparando per tornarci di nuovo e ancora più grintoso”.
Dice di non voler continuare a praticare questo sport per sempre, “ma il nuoto rimarrà sempre parte di me, andrò in piscina solo per il gusto di farlo. Credo che smetterò di allenarmi duramente come faccio ora (6 volte a settimana) quando dovrò impegnarmi di più per gli studi”. Ci racconta, infine, di tutte le persone, per lo più ragazzi della sua stessa categoria e grandi campioni come il plurimedagliato Michael Phelps, dalle quali si è sempre ispirato al fine di dare il meglio di sé.
 
Ecco ora il tocco rosa del nostro articolo: Giulia, del 2003, calciatrice. Gioca da 10 anni e ha anche provato sport come il basket e il nuoto. Ora gioca nella sua squadra del cuore, la Sampdoria, dopo aver vestito la maglia del Genoa, con la quale ha giocato la partita che l’ha colpita di più, nel derby della lanterna. Con il Genoa è diventata campionessa d’Italia nella scorsa stagione, grazie ad un goal all’ultimo minuto.
“Nel mio futuro spero di continuare a giocare e magari, chi lo sa, raggiungere livelli professionistici” ha raccontato.
Parlando delle persone a cui si ispira, Giulia parla in modo molto saggio, dice infatti che “per andare avanti mi sono ispirata a me stessa, io voglio essere “unica”, senza dover imitare altri giocatori”.
 
Ed ecco il terzo candidato, Dario, che pratica atletica ormai da 2 anni. Dopo 5 anni di calcio “ho cambiato sport perché nella mai società non c’era più la stessa unione tra i compagni, era diventato tutto monotono, (…) cambiando sport ho conosciuto un mondo nuovo, quello degli atleti, uno sport completamente distaccato dal calcio, uno sport che sa darti sia emozioni che dispiaceri, uno sport che ti porta via molto tempo, 4 o 5 allenamenti a settimana. Poi arriva il momento della gara e pensi “ti alleni 5 volte a settimana per mesi per fare una gara di 11 secondi?!”. In effetti potrebbe sembrare una pazzia, ma l’emozione che si prova a fare un record personale è un’emozione che solo chi pratica questo sport può provare”. Per dare il massimo di sé stesso, Dario prende la carica dalle parole degli allenatori che vogliono sempre che dia il 100%. “Spero di continuare con l’atletica e di raggiungere tutti gli obiettivi che mi sono posto”.