#cosechenonsidicono/Smartphones:il punto di vista dei figli

di India Volpi; infografica a cura di Di Lauro Vittoria Ludovica

– È un bambino frequentante la seconda elementare ad invitarci a non abusare di telefoni cellulari, che forse, ai giorni nostri, stanno sostituendo l’umanità tanto desiderata e combattuta in centinaia di anni.

Un alunno di una scuola in Lousiana, alla traccia posta dalla maestra «Tell me about an invention that you don’t like. Why ? » (Parlami di un’invenzione che non ti piace, perché?)  risponde così : « I don’t like the phone, I don’t like the phone because my parents are on their phone every day » (Non mi piace il telefono, non mi piace perché i miei genitori ci stanno tutto il giorno).

Il tema del piccolo, corredato da un disegno di uno smartphone sbarrato da una X e un volto che dice : « I hate it » (lo odio), è segno del profondo disagio vissuto dal bambino e da altri suoi 3 compagni di classe. L’insegnante, dopo aver letto lo scritto del suo alunno, ha lanciato sui social network gli hashtag #getoffyourphone e #listentoyourkids (spegnete il vostro telefono e ascoltate i vostri bambini), ed in pochissimo tempo il tema è diventato virale.

 

Alcuni studi, condotti dalla Digital Awareness UK e dalla Headmasters and Headmistresses Conference, dimostrano che più di un ragazzo su tre ha chiesto ai genitori di limitare l’utilizzo del cellulare, ma solo il 10% delle madri e dei padri é consapevole del punto di vista dei loro figli. Normalmente è proprio chi dà l’esempio a lamentarsi dell’abuso di social network e smartphone, ma cosa ne pensano coloro che vengono interpellati maggiormente ?

Non è possibile che la nuovissima generazione senta il bisogno di un ritorno al rapporto umano, privo di barriere e schermi ?

Non possiamo davvero fare a meno di stare sempre connessi ?

 

Generalizzando, spesso e volentieri, capita di trascurare il punto di vista di chi delle tecnologie non ne può più, di chi desidera trascorrere un pomeriggio giocando ai lego o al parco giochi, di chi non vuole un tablet come baby-sitter. La sedentarietà, il sovrappeso e diversi problemi alla vista sono solo alcune delle conseguenze provocate dai nuovi schermi, che prendono sempre più campo nella vita di tutti i giorni, mettendo in cattiva luce il dialogo, i sentimenti e la condivisione dei momenti speciali. La nuova generazione non ha scelto di nascere nell’epoca delle tecnologie fittizie. Siate voi genitori ad educare i vostri figli al pensiero autonomo, all’espressione del loro punto di vista, alla condivisione dei sentimenti, e non lasciate che imitino ciò di cui voi siete diventati schiavi, crescete i vostri figli in modo che siano liberi.

 

A conclusione di questo articolo abbiamo pensato di proporvi una lettura piacevole e riflessiva che mette a confronto adulti e adolescenti ponendoli davanti alla causa di tante contentezze e tante pene : il cellulare !

Il libro di cui stiamo parlando è Metti via quel cellulare di Aldo Cazzullo, buona lettura !

Che cosa ne pensate?Diteci la vostra su tutti i nostri social:

Facebook

Instagram 

Twitter

Artplusharing su Instagram