Indagine, che cosa pensa la nostra gente di Donald Trump?

Di Carlotta Desirello

– Donald Trump è l’uomo del momento, soprattutto a causa delle numerose critiche e proteste nei confronti dei suoi progetti. Conosciamo le opinioni del mondo, le persone che si sono schierate contro e chi invece lo appoggia. Cosa pensiamo noi però? Qual è l’idea del Tigullio? Andando in giro a intervistare la gente locale, ecco qual è l’opinione generale, basata sulle loro risposte.

IO DICO TRUMP TU DICI…
Qual è l’immagine che abbiamo di Trump? I primi aggettivi che vengono in mente alle persone sono “egocentrico” o “pallone gonfiato”, non tanto per le sue promesse, bensì per la strada che ha preso. Quello che sta attuando è considerato solo apparenza, qualcosa che non ha la capacità e la possibilità di mantenere. È difatti ritenuto “un passo indietro rispetto ai politici nel mondo” con “idee non adatte ai tempi attuali”. In circa due settimane “Ha abolito troppo – come direbbe qualcuno – e dovrebbe essere lui ad aver paura”. L’aspettativa comune prevedeva che, una volta eletto, avrebbe modificato gli obbiettivi, cercando di essere più tollerante. “I fatti – però – si sono rivelati peggio dei discorsi”. L’approccio alla gente ligure, dunque, non è stato dei più positivi e tanti sperano in un cambio di rotta.

LA TERZA GUERRA MONDIALE?
Come saranno le conseguenze? Per i ragazzi “Estremamente tragiche, se attuerà tutto quello che vuole”. A causa del fatto che si sia schierato contro diversi paesi, spaventa anche l’ipotesi che porti “Allo scoppio della terza guerra mondiale”. Sicuramente questa paura è estrema, ma i giovani temono molto la riforma che riguarda la chiusura delle frontiere.

DI COSA HA BISOGNO IL SUO PROGETTO?
Sebbene anche gli adulti ritengano che le riforme siano eccessive e che il presidente sia “Pericoloso”, sono meno spaventati perché “Da solo non può fare niente”. In effetti, un programma chiaro e deciso come il suo, necessita dell’appoggio del parlamento americano, così da “Mantenere le promesse fatte agli elettori e non deludere le loro aspettative”. Infatti, tutti gli americani che l’hanno votato si aspettano che confermi quanto detto nella campagna elettorale, a differenza del resto del mondo che spera in una frenata.

QUESTA SITUAZIONE CI RIGUARDA IN PRIMA PERSONA?
Su questo punto le idee sono contrastanti: da un lato, come detto in precedenza, si teme addirittura la guerra mondiale, dall’altro si considera “Un problema che non ci riguarda, in quanto l’Italia comunque eviterà problemi, perché lo seguirà”. Solo col tempo si svelerà la realtà dei fatti.

SE AVESSIMO VOTATO NOI?
“Non so sinceramente chi l’abbia eletto viste tutte le proteste” in effetti sono molte le piazze americane luogo di manifestazioni contro Trump. Anche da noi, considerando le risposte ricevute, pare comunque che quasi nessuno lo avrebbe votato. Come si giustifica dunque la sua elezione? Un possibile motivo è che “Tra lui e la Clinton era il male minore”,  con questo non è ritenuta la scelta migliore  “Potevano – infatti – cercare un candidato migliore”

LE SUE IDEE NON SI POSSONO PROPRIO SALVARE?
È una studentessa che apre a una visione interessante: “Lui vuole risolvere i problemi come, ad esempio, l’immigrazione e teoricamente è giusto, è il metodo che sbaglia”. La gente contesta infatti le decisioni prese, ma secondo il parere di alcuni “Se l’America vuole fare così, lo faccia. È sempre meglio che vivere con la paura del terrorismo”
È giusto, dunque, considerarlo un pazzo con idee strane o forse è il suo programma che appare drastico?

 

Per sapere, invece, quali sono state le reazioni internazionali alle decisioni del nuovo presidente americano, leggete l’articolo “Fin dove ci porterà Donald Trump?”