Così è nata la nuova guida all’Oratorio dei Neri

Di Alison • 

La prof Leonye Spelta ci racconta la storia della guida all’Oratorio dei Neri, realizzata recentemente (in italiano, inglese e francese) dai ragazzi del liceo Da Vigo.

Buongiorno professoressa, si può presentare ai lettori che non la conoscono?
Certamente, sono Leonye Spelta, docente di conversazione inglese al liceo Da Vigo – Nicoloso, indirizzo linguistico.

Ci riassuma brevemente la storia del progetto.
Il progetto di cui mi sono occupata è iniziato due anni fa con la creazione della prima guida per lo “Oratorio della Santissima Trinità” detto dei “Bianchi”. Non esisteva neanche la guida in lingua italiana che abbiamo realizzato grazie all’aiuto di Umberto Ricci, il quale aveva accesso agli archivi di Rapallo, e della docente di storia dell’arte Giulietta Pagano. L’abbiamo poi tradotta in lingua inglese e in lingua francese. Due anni fa il lavoro era stato realizzato dalla 3^C linguistico, ormai uscita, che aveva un livello di inglese veramente molto alto.

E per quanto riguarda quest’anno?
Quest’anno ci siamo occupati di redigere la guida, in italiano, in inglese, in francese della chiesa di Santo Stefano, detta oratorio dei “Neri”, sede di Confraternita. Questa volta, per la parte in italiano, ci ha seguito la professoressa di storia dell’arte Giuseppina Cuomo.

Cosa c’è di importante in un laboratorio di traduzione in cui si redige una guida turistica?
In primo luogo, si deve imparare a usare il glossario specifico di Storia dell’Arte in lingua inglese. Poi ci si deve abituare a tradurre usando anche il vocabolario monolingue, stando attenti alla grammatica e all’ordine delle parole in una frase. Infine, i ragazzi hanno svolto un lavoro che ha avuto a che fare con le bellezze del territorio, si sono avvicinati a un monumento storico, in questo caso l’Oratorio, e si sono resi conto che stavano facendo un lavoro per gli altri, per la città, per il Comune (e per il Sindaco Carlo Bagnasco), che quest’anno ci hanno sostenuto in toto.

E come lo hanno affrontato i ragazzi?
Quest’anno, le classi coinvolte sono state la 4^E, la 4^B e 2^F. I ragazzi sono stati molto bravi, nonostante la difficoltà nel dover utilizzare i termini tecnici di Storia dell’Arte in lingua inglese, come abbiamo già accennato. La 4^E era avvantaggiata in quanto aveva già fatto dieci lezioni di CLIL di storia dell’arte in inlgese con la sottoscritta.

Ultima domanda: secondo lei, qual è stata la parte più bella di questo progetto?
A mio parere, la vera novità di questo laboratorio di traduzione è stata proprio il rendersi conto che si stava lavorando per una cosa vera e non un libro stampato, un esercizio astratto; i ragazzi stavano redigendo una vera guida turistica che adesso è nelle mani di tutti i turisti di Rapallo e Genova.
Viene utilizzata, venduta, donata. Questo aspetto è stato di traino per loro; erano veramente entusiasti di fare un lavoro che sarebbe rimasto nel tempo e che riportava il nome della loro classe. Il giorno dell’inaugurazione, i ragazzi erano emozionatissimi e davvero felici.

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