Quando una scuola riaccende un paese
– di Agata Galano
In seguito alla giornata di alternanza scuola-lavoro a Favale di Malvaro, a cui hanno aderito alcune classi del liceo Da Vigo-Nicoloso, abbiamo deciso d’intervistare Claudia Demontis, una ragazza della 3A linguistico nonché nostra collega di Sharing.
Che tipo di attività avete svolto durante questo progetto di alternanza scuola-lavoro?
Appena arrivati siamo stati suddivisi in diversi gruppi alla scoperta dei vari mestieri e occupazioni che caratterizzano il paese. Per esempio, c’era chi si dedicava alla lavorazione del ferro, chi alla pietra, all’ardesia e al vetro, ma anche al formaggio o al legno e persino chi è stato condotto nei vigneti o nelle pasticcerie; alcuni hanno fatto un viaggio in jeep attraverso paesaggi abbandonati oppure chi ha visitato monumenti architettonici. Il massimo delle attività giornaliere da poter svolgere erano due, ma alcuni di noi ne hanno svolto solamente una per l’intera giornata. Io ho avuto il piacere di partecipare al laboratorio di lavorazione del ferro, dove un signore di nome Massimo ci ha portato a casa sua e ci ha svelato i segreti di questo metallo, la differenza tra lavorazione a caldo e a freddo e infine ha regalato a tutto il gruppo un souvenir. Durante il pomeriggio ho partecipato al laboratorio della lavorazione a maglia dove ci hanno insegnato a fare dei graziosi braccialetti.
Qual è stato il tuo momento preferito?
Sicuramente l’arrivo, le persone del luogo ci hanno accolti calorosamente e alcuni ci hanno persino offerto qualcosa al bar. Sono stati molto gentili e personalmente mi sono sentita coccolata, eravamo tutti molto felici.
Ti è piaciuta questa esperienza?
Sì moltissimo, anche se è stato molto stancante.
Cosa credi che rimarrà a te e a tutti i tuoi compagni di questa esperienza?
In realtà non è ancora finita, il 19 aprile dovremmo tornare per continuare ad aiutare gli abitanti di Favale, una volta tornati faremo un riassunto di dieci righe che sarà poi tradotto in tutte le lingue che il nostro percorso di studio offre, ovvero inglese, spagnolo, tedesco e francese. Per finire, i testi verranno inseriti nel sito della città di Favale, il progetto infatti è mirato a “dare vita” a questa città pressoché dimenticata. Quello che credo rimarrà sia a me che ai miei compagni sono le possibilità che questa esperienza ci ha donato, ad esempio quella di conoscerci meglio tra di noi ma anche quella di conoscere molte attività che non è solito trovare nelle città dove viviamo.
Questa alternanza è stato un evento interamente positivo o ci sono stati anche aspetti negativi?
Positivo sicuramente, anche perché è un’esperienza che capita una volta nella vita, però ci sono stati anche momenti negativi come ad esempio la stanchezza del giorno dopo, alcuni attimi di disorganizzazione, però valutando la giornata in generale direi che questi ultimi aspetti sono irrilevanti. Di sicuro è una cosa che rifarei, trovo che noi giovani abbiamo bisogno di esperienze concrete che ci possano far crescere culturalmente, ma soprattutto personalmente