Sport e territorio/ i consigli per la vittoria

di Carlotta Desirello

– Abbiamo più volte evidenziato l’importanza dello studio nella vita quotidiana, ma è anche necessario trovare delle distrazioni. Lo sport, ad esempio, porta notevoli benefici per la salute e per la crescita, ma un altro aspetto fondamentale da apprendere è la “mentalità vincente”. Questa si impara solo con l’esperienza e per ciò un’attività sportiva può aprire a visioni differenti rispetto a quelle che offre la scuola. Spesso i giovani giocano unicamente con lo scopo di raggiungere alti livelli, altrimenti considerano lo sport un fallimento o una perdita di tempo. Vincere consiste invece nell’affrontare i propri limiti e superarli. La soddisfazione maggiore si ottiene migliorandosi e non fermandosi al livello di partenza, ma sfruttando le proprie potenzialità al massimo.

“Credo che la gente abbia bisogno di emozioni, di competere per un’impresa che va al di là della routine di tutti i giorni”. Questa frase dell’allenatore Julio Velasco, una leggenda del volley, coglie perfettamente il vero significato dello sport. Soffermiamoci ad esempio sulla pallavolo che, sebbene sia molto popolare tra i ragazzi, in Liguria non raggiunge i massimi livelli. Nonostante questo, vale la pena dedicarsi ad essa. Questi sono i pensieri di Valeria Scisciò un’ex pallavolista che è arrivata durante la sua carriera a giocare in serie B2. Da sette anni è allenatrice per la società amis-admo di Chiavari e dal momento in cui si è affacciata, a dodici anni, al mondo del volley non se n’è più allontanata.

 

COME TI SEI AVVICINATA ALLA PALLAVOLO?

 

“Ho iniziato a giocare perché mi incuriosiva come sport, in seguito mi sono appassionata e non ho mai più smesso di giocare e se potessi continuerei anche adesso”.

COSA TI HA PORTATO A DARE TANTO PER QUESTO SPORT E COSA HAI OTTENUTO DA ESSO?

 

“È uno sport a cui mi sono appassionata e che mi divertiva. Mi ha trasmesso tantissimi valori tra cui il rispetto per il compagno, dunque il mettersi a disposizione e collaborare mirando tutti a un unico obbiettivo. Ho inoltre imparato a vincere, a perdere, a cadere e rialzarmi“.

 

COM’È L’AMBIENTE PALLAVOLISTICO DELLA NOSTRA REGIONE VISTO DALL’INTERNO?

 

“Sebbene non abbia termini di paragone con le altre regioni, noto un ambiente dove si cerca sempre di far crescere i propri atleti“.

 

HAI MAI DEI RIMPIANTI E CREDI CHE AVRESTI POTUTO OTTENERE DI PIÙ?

 

“No, non ho nessun rimpianto dal momento che ho sempre dato tutto e sono felice di aver raggiunto il massimo per le mie possibilità. Se tornassi indietro non cambierei nulla”.

 

COME HAI CONCILIATO PALLAVOLO E SCUOLA?

 

“Se lo sportivo riesce ad organizzarsi bene diventa anche un ottimo scolaro. Io mi sono sempre impegnata a pallavolo tanto quanto a scuola e non ho mai saltato un allenamento”.

 

COSA PENSI CHE LA PALLAVOLO POSSA INSEGNARE IN PIÙ RISPETTO ALLA SCUOLA?

 

“Secondo me sono parallele perché insegnano valori diversi. La base della pallavolo è il rispetto del prossimo e la squadra, come a scuola, in seguito però prendono due vie differenti appunto a seconda degli ambienti e delle situazioni”.

 

IN COSA CONSISTE LA “MENTALITÀ VINCENTE” PER TE?

 

“Secondo me significa sapersi sacrificare, non mollare mai, credere sempre in quello che si fa e cercare di dare il massimo per se stessi e per gli altri. A prescindere dall’esito della gara, quando si riesce a superare i propri limiti si vince comunque”.

 

COSA TI SENTI DI DIRE A CHI PENSA CHE NON ABBIA SIGNIFICATO GIOCARE A PALLAVOLO VIVENDO IN LIGURIA?

 

“Che non è assolutamente vero perché dai vivai della Liguria sono uscite grandi giocatrici come Arrighetti o Spirito a livello di serie A e nazionale“.

 

I valori dello sport possono quindi essere utili sempre nei diversi aspetti della vita anche dal punto di vista scolastico. Il nostro territorio offre diverse attività sportive, come la pallavolo, da cui si può solo imparare.

 

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