#iPartitidelLunedì – Il Movimento 5 Stelle

di Alice Cocurullo

– Il Movimento 5 Stelle è il secondo partito politico italiano più potente del momento (con ben 91 seggi alla Camera, 35 al Senato, 15 all’Europarlamento nel gruppo politico euroscettico di destra chiamatosi con il suo contributo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta) e 98 nei Consigli regionali.

Dalla base del movimento Amici di Beppe Grillo – attivo dal 2005 – venne fondato il 4 ottobre 2009 a Milano dal comico e attivista politico Beppe Grillo e dall’imprenditore online Gianroberto Casaleggio con l’intento di rappresentarsi alle elezioni amministrative di quell’anno.

Beppe Grillo è infatti leader, presidente e coordinatore del partito, mentre il segretario è Enrico Maria Nadasi ed il portavoce è Rocco Casalino.

 

LA FACCIA DEL PARTITO

Il nome del partito si riferisce ai cinque punti cardini (stelle) sulle quali si vuole imporre la propria campagna politica: acqua, ambiente, trasporti, sviluppo ed energia.

Gli attivisti del M5S vengono comunemente denominati “pentastellati” o, più che altro, “grillini”. Eppure, quest’ultima definizione è poco apprezzata.

I membri devono seguire i requisiti dell’iniziativa del 2005 del partito “Parlamento Pulito”, secondo la quale non possono avere più di due mandati politici, devono essere incensurati e non possono essere sotto procedimenti penali. Ad oggi, diversi esponenti del Movimento sono indagati (quali Virginia Raggi, la neosindaca di Roma, Federico Pizzarotti a Parma, Filippo Nogarin a Livorno, l’ex sindaca e grillina Rosa Capuozzo e Giovanni de Robbio a Quarto).

Il M5S non favorisce del finanziamento pubblico ai partiti (sostituito da donazioni volontarie private) e le indennità per gli amministratori pubblici sono diminuite, tanto che alcuni esponenti del Partito non usufruiscono per nulla di rimborsi elettorali ed altri tipi di introiti.

Al partito sono collegati un sito web ed il blog di Grillo, nei quali vengono preannunciati e tracciati i movimenti e i desideri dei cosiddetti “grillini”, intenzionati a rendere la democrazia il più diretto ed il più vicino al popolo possibile. Il M5S ripudia la democrazia rappresentativa e per questo motivo, il partito pone spesso quesiti e fa sondaggi sul web e sui social network ai propri iscritti utilizzando un sistema di e-democracy e conferendo un occhio di riguardo al referendum.

LE IDEOLOGIE

In realtà, il Movimento 5 Stelle non ama definirsi un partito, ma preferisce catalogarsi come “libera associazione di cittadini”, estraendosi dalla classificazione di destra, centro o sinistra.

Anni fa sostennero questo: “

  • Se proponiamo il reddito di cittadinanza siamo di SINISTRA,

  • se vogliamo regolamentare i flussi migratori siamo di DESTRA,

  • se proponiamo il taglio delle pensioni d’oro siamo di SINISTRA,

  • se vogliamo smettere di finanziare i giornali siamo di DESTRA,

  • se diciamo basta all’acquisto degli F35 siamo di SINISTRA,

  • se vogliamo dare più fondi alle forze di polizia siamo di DESTRA,

  • se vogliamo riconoscere lo Stato di Palestina siamo di SINISTRA,

  • se diciamo NO alle sanzioni alla Russia siamo di DESTRA,

  • se vogliamo tassare il gioco d’azzardo siamo di SINISTRA,

  • se invece vogliamo abolire l’IRAP siamo di DESTRA,

  • se vogliamo il ritiro dall’Afghanistan siamo di SINISTRA,

  • se vogliamo abolire Equitalia siamo di DESTRA,

  • se chiediamo pene più alte per i reati dei colletti bianchi siamo di SINISTRA,

  • se votiamo contro ai decreti svuota-carceri siamo di DESTRA,

  • se vogliamo alzare le pensioni minime siamo di SINISTRA,

  • se vogliamo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti siamo di DESTRA,

  • se vogliamo acqua pubblica, scuola pubblica, sanità pubblica e trasporti pubblici siamo di SINISTRA,

  • se vogliamo valutare la qualità del lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione siamo di DESTRA,

  • se non vogliamo più partecipare a guerre mascherate da missioni di pace siamo di SINISTRA,

  • se condanniamo la deposizione violenta di Gheddafi siamo di DESTRA,

  • se vogliamo vederci chiaro sulle cooperative “bianche” siamo di SINISTRA,

  • se vogliamo vederci chiaro sulle cooperative “rosse” siamo di DESTRA,

  • ma se in Parlamento ci tagliamo gli stipendi e sosteniamo le piccole e medie imprese, in Friuli doniamo mezzo milione di euro ad un fondo di sviluppo per l’impresa e l’artigianato locale e in Sicilia i deputati dell’ARS – con i loro soldi – costruiscono una strada, nessuno ci dice se siamo di DESTRA o di SINISTRA. Sapete perché? Perché lo facciamo solo noi! Metteteci alla prova. Difenderemo i vostri soldi!

Il movimento si impegna sostenendo le ideologie di decrescita (diminuzione controllata e volontaria della produzione e dei consumi in modo da prevenire sovrapproduzione e sprechi), green economy, risparmio energetico e utilizzo delle fonti rinnovabili, riciclo dei rifiuti, mobilità sostenibile (nuovi metodi di spostamento urbano per diminuire le emissioni dei mezzi privati quali le automobili) e di telelavoro (lavoro flessibile e agevolato da sistemi elettronici e telematici); avversa le grandi opere infrastrutturali, la cementificazione del territorio, il ricorso agli inceneritori, gli sprechi nella pubblica istruzione, l’evasione al fisco (mirando alla riduzione del debito pubblico), i sindacati (da sostituire con un sistema di co-gestione delle aziende da parte dei lavoratori) e lo ius soli (legge che assicurava la cittadinanza italiana ai nati in Italia indipendentemente dalla nazionalità dei genitori che venne bocciata nel 2013 a causa di Grillo e Casaleggio).

Sostiene le ideologie sulle unioni civili per gli omosessuali, sull’aborto, sull’eutanasia e sul testamento biologico.

 

GLI AMICI DI BEPPE GRILLO

Il 16 luglio 2005 Beppe Grillo adottò il social network Meetup dopo un annuncio sul suo blog in modo da poter comunicare e coordinarsi a livello locale con quaranta persone che aderirono all’iniziativa. Iniziò così un grande scambio di idee e proposte per Genova.

Dato l’interesse sviluppato per le problematiche della città ed il rendimento di questi “meeting”, venne chiesto a Grillo di candidarsi alle elezioni primarie per la scelta del premier per l’Unione di centro-sinistra.

Gli Amici di Beppe Grillo si riunirono il 17 dicembre a Torino, il 26 marzo a Piacenza e dal 16 al 18 giugno a Sorrento per discutere vis à vis durante degli incontri principalmente su scopi ambientali.

Il 15 novembre 2006, durante il Meetup 280, si incontrarono per promuovere progetti concreti, come le liste civiche in democrazia diretta. Dopo alcuni raduni nazionali autogestiti nacque la lista civica “Pescara in Comune” sostenuta dal Meetup “Amici di Beppe Grillo Pescara”.

Il 4 ottobre 2009 il gruppo 280 portò per la prima volta invano un documento che proponeva la nascita di un movimento politico democratico.

Gli Amici di Beppe Grillo iniziarono a comparire successivamente nel tour di Grillo.

 

IL V-DAY

Il 14 giugno 2007 Beppe Grillo lanciò l’idea del Vaffanculo Day (o V-Day): una giornata di mobilitazione pubblica per raccogliere firme in modo da presentare una legge di iniziativa popolare che abrogasse la possibilità ai candidati al Parlamento presentarsi se sotto processi penali o dopo due legislature.

Il V-Day si tenne in numerose piazze italiane l’8 settembre, e raccolse 336 000 firme.

Il 25 aprile 2008 venne organizzato il V2-Day, il sequel della prima giornata di mobilitazione, finalizzata questa volta alla raccolta di firme per tre referendum sull’editoria.

Il 1º dicembre 2013 si svolse a Genova il V3-Day a cui presero parte diversi simpatizzanti del movimento, che si creò a seguito delle diverse liste civiche create nel frattempo.

 

LE ELEZIONI 2008

Il 24 gennaio 2008, alla caduta del secondo governo Prodi, sul blog di Grillo comparve un annuncio: «da oggi il blog fa politica attiva con un sito dedicato alle liste civiche, al cittadino che prende in mano il proprio destino, il proprio Comune, la propria Regione […] Per un Nuovo Rinascimento».

Dal 10 febbraio Grillo cominciò ad occuparsi del movimento, scartando però l’ipotesi di presentarsi alle elezioni politiche del 2008.

Alle elezioni regionali siciliane del 13 e 14 aprile, la lista “Amici di Beppe Grillo” ottenne l’1,72% dei voti, Sonia Alfano il 2,44%; a Roma la lista ottenne il 2,64% dei voti pur senza eleggere alcun consigliere; a Treviso, la lista civica Grillitreviso ottenne il 3,64% di consensi ed elesse un consigliere.

 

LISTE CIVICHE A CINQUE STELLE

Il 3 dicembre Grillo rese noto il simbolo delle Liste Civiche a Cinque Stelle per le amministrative del 2009, il quale metteva in evidenza la “V” di “civiche” riferendosi ai V-Days.

Il 26 marzo Grillo annunciò che alle elezioni europee avrebbe appoggiato Luigi de Magistrati e Sonia Alfano (vicini al movimento), candidati come indipendenti nelle liste dell’Italia dei Valori, con il giornalista Carlo Vulpio. L’11 giugno sia De Magistris sia Alfano, candidati in tutte le 5 circoscrizioni, sono eletti al Parlamento europeo, ottenendo rispettivamente 419 000 e 143 000 consensi. Nella stesso periodo vennero eletti 23 consiglieri comunali delle Liste Civiche a Cinque Stelle, soprattutto nei comuni dell’Emilia-Romagna e dell’Italia centrale.

 

GRILLO CANDIDATO ALLA SEGRETERIA DEL PD

Il 12 luglio 2009 Beppe Grillo annunciò la sua volontà di candidarsi alle elezioni primarie per la carica di segretario nazionale del Partito Democratico, dopo aver richiesto pochi giorni prima di iscriversi al partito. Due giorni dopo, la candidatura e la richiesta di iscrizione vennero rigettate perché le idee di Grillo si erano palesate contrastanti rispetto a quelle del PD nelle liste civiche a suo nome.

 

LA NASCITA DEL M5S E LE ELEZIONI 2010 E 2011

Pare che l’idea di creare un partito politico sia stata di Casaleggio.

Il 9 settembre 2009 venne annunciato il varo del «Movimento Nazionale a Cinque Stelle» ispirato alle ideologie della Carta di Firenze.

La nascita venne annunciata al Teatro Smeraldo di Milano, il 4 ottobre da Beppe Grillo con un programma.

Nel 2010 il Movimento 5 Stelle partecipò alle elezioni in cinque regioni e dieci comuni eleggendo due consiglieri regionali in Emilia-Romagna e in Piemonte (con il 7% dei voti per il presidente e il 6% per la lista). Vennero eletti inoltre otto consiglieri comunali.

Nel 2011 il M5S si presentò in 75 comuni. Al primo elessero dei grillini in 28 comuni (per un totale di 34 consiglieri eletti) soprattutto nel centro-nord. Al sud non superarono il 2% dei consensi.

Nell’ottobre 2011 il M5S partecipò alle elezioni regionali in Molise ottenendo il 2,3% di voti per la lista e il 5,6% per il candidato presidente, non eleggendo alcun consigliere.

 

ELEZIONI 2012

Alle elezioni amministrative di maggio 2012 il Movimento si presentò in 101 comuni. Vennero eletti sindaci: Roberto Castiglion a Sarego (VI) con il 35% dei voti, uno Comacchio, uno a Mira e Federico Pizzarotti a Parma. La liste del Movimento 5 Stelle ottennero nel centro-nord delle percentuali di voti comprese tra l’8 e il 17%.

Alle elezioni regionali in Sicilia del 28 ottobre 2012 il Movimento candidò alla presidenza il trentasettenne Giancarlo Cancelleri (che arrivò terzo con il 18,20% dei voti grazie alla campagna elettorale che era stata avviata dallo stesso Grillo il 10 ottobre quando attraversò lo Stretto di Messina a nuoto). La lista ottenne il 14,90% delle preferenze e 15 seggi dell’Assemblea regionale siciliana.

 

ELEZIONI 2013

Con un comunicato su YouTube, il 29 ottobre 2012 Beppe Grillo avvisò che solo gli aderenti al movimento non eletti alle elezioni precedenti potevano candidarsi nelle nuove liste in vista delle elezioni politiche del 2013. Alle primarie, annunciate il 30 novembre e tenute online dal 3 al 6 dicembre, votarono solo 20 252 iscritti.

Nelle settimane precedenti alle elezioni, nessun esponente del partito partecipò ai dibattiti televisivi e solo Grillo – non candidatosi – condusse la campagna elettorale nelle piazze Tsunami tour.

L’esito fu positivo: il 25,55% dei voti alla Camera e il 9,67% all’estero, per un totale di 8,7 milioni di voti, con annessa elezioni di 109 deputati, affermandosi come la seconda lista in ordine di voti; al Senato vennero eletti 54 senatori con il 23,79% in Italia ed il 10,% all’estero, per un totale di 7,4 milioni di voti.

 

 

Il 21 marzo 2013 Luigi Di Maio – 26 anni – diventò il più giovane Vicepresidente della Camera di sempre grazie a 173 voti.

 

 

 

Il 6 giugno Roberto Fico venne eletto presidente della Commissione di Vigilanza Rai e rinunciò all’indennità a cui avrebbe avuto diritto essendo Presidente.

 

 

La raccolta fondi volontaria online per la campagna elettorale delle politiche del 2013 raggiunse circa 775 000 euro, ma ne vennero utilizzati solo 350 000. Il restante fu destinato ai terremotati di Mirandola per la costruzione della palestra in una scuola.

Tra febbraio e maggio 2013 il M5S partecipa con propri candidati alle elezioni regionali di Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise e Valle d’Aosta. Vennero eletti solamente alcuni consiglieri.

 

IL 2014

Nel febbraio 2014 il Movimento 5 Stelle non prese parte alle elezioni regionali in Sardegna, ma a maggio si candidarono in Piemonte Davide Bono e in Abruzzo Sara Marcozzi. Entrambi arrivarono terzi, con poco più del 21% dei voti.

Il Movimento conquistò Montelabbate nelle Marche, Livorno con Filippo Nogarin, Civitavecchia con Antonio Cozzolino e Bagheria con Patrizio Cinque.

In ottobre e novembre il M5S non elesse consiglieri né a Reggio Calabria né nella regione, rifacendosi però in Emilia-Romagna con 5 consiglieri ed il 13,30% di consensi.

Alle elezioni europee del 25 maggio 2014 il Movimento 5 Stelle raggiunse il 21,15% (5 807 362 voti) e ottenenne 17 seggi al Parlamento Europeo risultando secondo dopo il Partito Democratico. Fu grave la percentuale di astensione (pari a circa il 42%).

Il 12 giugno 2014 venne attivato un referendum sul blog di Beppe Grillo per decidere un gruppo parlamentare europeo tra l’EFD, l’ECR o quello dei non iscritti. Nonostante l’astensione, si scelse l’EFD. Il 24 giugno il nome EFD venne mutato in EFDD (“[Democrazia] Diretta”). David Borrelli (M5S) venne eletto co-presidente con Nigel Farage.

A novembre 2014, dopo aver depositato il testo della proposta di legge in Cassazione, il Movimento 5 Stelle si impegnò in una raccolta firme (200 000) per un referendum consultivo sull’uscita o meno dell’Italia dallʾEuro. Non venne appoggiato da nessun partito.

 

IL 2015

 

 

A fine 2015 venne modificato il simbolo del Movimento: la scritta “BEPPEGRILLO.IT” nella parte inferiore del simbolo venne sostituita con “MOVIMENTO5STELLE.IT”.

 

IL 2016

Al referendum per proporre l’abrogazione della legge che permette l’estrazione di idrocarburi in zone di mare entro 12 miglia nautiche dalla costa fino all’esaurimento dei giacimenti, il Movimento si dimostrò alla fine favorevole. Il referendum vinne bocciato per astensionismo.

Il 12 aprile 2016 morì uno dei due fondatori, Gianroberto Casaleggio. A suo posto viene eletto Davide Casaleggio.

Alle elezioni amministrative del 2016 il Movimento 5 Stelle si presenta in 251 comuni vincendo in 4 comuni al primo turno e in altri 19 comuni al ballottaggio, tra cui Roma e Torino nelle quali vennero elette Virginia Raggi e Chiara Appendino).

Al referendum costituzionale del 2016 di Matteo Renzi, il partito si schierò per il No.

Nel novembre 2016 venne aperta un’inchiesta giudiziaria dalla procura di Palermo sulle firme false per la lista del M5S alle elezioni comunali del 2012, a seguito di un servizio della trasmissione televisiva di Italia Uno Le Iene. Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio (Deputati dell’Assemblea regionale) confermarono la vicenda e si autosospesero dalla carica e dal Movimento. Tra i 13 indagati, ci sono anche i nomi dei parlamentari Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino, ai quali viene imposta la “sospensione cautelare dal Movimento”.

 

IL 2017

L’8 gennaio 2017 il Movimento 5 Stelle ha proposto tramite una votazione (passata con 31.915 voti pari al 78,5 % dei consensi) di entrare nel gruppo europeo Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa. Il giorno successivo il presidente dell’ALDE (Guy Verhofstadt) declina l’iniziativa perché “arrivato alla conclusione che non ci sono sufficienti garanzie di portare avanti un’agenda comune per riformare l’Europa”.