Il grido inascoltato dopo la strage

Dopo la strage di Orlando, precedentemente trattata nell’articolo di Daniela Tarquini, eccovi una testimonianza ad essa legata.

 

Sono davvero spaventata da tutta questa situazione: molti dicono che l’attentato ad Orlando non sia stato contro la comunità LGBTQ+ ma lo era eccome.

Se fosse stato contro qualsiasi altro club o discoteca, non vi sarebbero state così tante controversie sull’accaduto. Mi sono messa a pensare: “Cavolo! In quel bar ci potevo essere anch’io oppure qualsiasi altra persone legata alla comunità LGBTQ+” e questa cosa mi spaventa a morte. Le persone dicono che essendo nel 2016 e non essendoci più i divieti di una volta, non è difficile essere gay/bi/pan ma intanto sono state trovate altre due persone armate al Gay Pride di Santa Monica. Mi sembra che questi divieti stiano tornando. Mi è venuto un attacco solo venendo a conoscenza dell’accaduto. In questa Italia così omofoba e con la maggior parte della Chiesa che continua ad accusarci di essere sbagliati, sto iniziando a temere per la mia vita. So che probabilmente la mia è un esagerazione ma ho davvero paura.

Lettera firmata

Il grido inascoltato dopo la strage

La vera storia del Dj

Leave a comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *