Pegli, dal complimento alla pistola

a cura di Angeline e Angelica

Succede tutto verso le 21 di lunedi sera. Maio, uomo di 62 anni, mette fine alla vita di Adriano Lamberti, 51 anni, e a quella del figlio Walter, di soli 27. Le dinamiche del duplice omicidio restano tuttora oscure ma la lite sembrerebbe scoppiata per futili motivi, a causa di un complimento rivolto dal giovane ad una delle due ragazze che accompagnano il killer. Da lì nasce un litigio che si trasforma in rissa: l’aggressore tira fuori la pistola e spara a padre e figlio. Adriano muore sul colpo mentre Walter, rimasto ferito gravemente, viene portato d’urgenza all’ospedale di Villa Scassi. Dopo poche ore però il suo cuore cessa di battere.

Durante l’interrogatorio l’uomo confessa la sua colpevolezza e viene arrestato dalle forze dell’ordine. Le domande sull’accaduto sono tante: come può un essere umano trovare la forza di uccidere un padre e un ragazzo, impedirgli per sempre di ritornare a casa dalla loro famiglia? Come si è procurato l’arma? Perchè ha agito con tanta violenza? Quest’uomo non è riuscito ad avere pietà, a capire che la morte di due inncenti non avrebbe risolto niente. Il suo gesto folle gli costerà anni di carcere. Ormai la sua esistenza, così come quella delle vittime, si è spezzata. La vita è una sola: non buttiamola via.

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