Qual è il vero significato della Pasqua?

di Angelica Zarafa

– Oggi la redazione Riflessioni ha deciso di aggirarsi per le strade di Rapallo per intervistare alcuni cittadini.Abbiamo posto la stessa domanda a tutti gli intervistati: cosa significa per lei la Pasqua?

Abbiamo ottenuto risposte molto diverse tra loro e spesso contrastanti.

La bibliotecaria di Rapallo

“Se aderiamo a un concetto cristiano la Pasqua simboleggia la resurrezione di Cristo, il nostro Salvatore, ma io la considero più come la resurrezione o la rinascita di noi stessi: questo è il periodo in cui, a parer mio, si deve fare una revisione della nostra vita per cambiare ciò che non va. Aggiungo che secondo me bisognerebbe imparare a vivere questa festa in maniera più semplice e ad accontentarsi di poco. Per esempio, il giorno di Pasqua sulla tavola vi è sempre l’agnello, ma ne possiamo fare anche a meno. Sono contraria alla strage delle migliaia di bestie che vengono uccisi ogni anno. La Pasqua dovrebbe essere un momento felice e di bontà per tutti.”

Le mamme

Al parco Casale abbiamo intervistato alcune mamme le cui opinioni sono contrastanti.

La prima afferma: “per me la Pasqua non ha significato dato che sono atea”.

Altre rispondono allo stesso modo: “io, invece, essendo religiosa percepisco la Pasqua come un momento di pace in cui si ritrova Gesù”.

L’ultima spiega: “Io considero la Pasqua come momento di riflessione da condividere con la famiglia“.

La nonna

Abbiamo avuto il piacere di ascoltare anche le parole di una nonna. Ecco ciò che ci ha detto.

“Questo giorno dovrebbe essere un momento di esaltazione degli animi. La resurrezione di Gesù dovrebbe indurre le persone a fare qualcosa di positivo e di migliore, ma purtroppo non è così.

Lo studente

Abbiamo rivolto la stessa domanda anche ad Alberto Zali.

“Per me la pasqua é poter finalmente trovare serenità dopo lo stress accumulato fra le mille verifiche imposteci dalla scuola a cavallo fra il primo e il secondo quadrimestre. É un momento di cui approfittare per abbuffarsi, a cui segue, ovviamente, una naturale depressione post ingrassamento.

Però penso che sostanzialmente sia anche un momento per riflettere, per porci qualche domanda. Non dovrebbe mai essere un momento commemorativo, in cui ricordiamo il gesto di Gesù. Io penso, più che altro, che dovremmo cercare di capirlo e, magari, cercare, per quanto sia possibile, di emularlo. Lui si è sacrificato per tutti noi, ha dato la Sua vita per noi. Noi, d’altro canto, potremmo provare ad aiutare un po’ più spesso chi è in difficoltà: a volte basta veramente poco per poter regalare un sorriso.”

 

E per voi cosa significa questo giorno? Un momento di riposo, di riflessione o di pace?

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