#Oltrelacattedra: Massimo Bigliazzi

di Alberto Zali
– Cari lettori, quest’oggi vi proponiamo l’intervista ad una delle colonne portanti dell’istituto DaVigo di Rapallo, nonché uno dei professori più apprezzati da noi studenti: l’insegnante di educazione fisica Massimo Bigliazzi!

Prof. innanzitutto grazie per averci concesso la possibilità di intervistarla! [Annuisce]

Inizierei subito col chiederle com’é nata l’idea di insegnare ginnastica? Prima di arrivare a questo ha intrapreso altri percorsi?

“Lo sport è sempre stato la mia passione. Ho sempre insegnato ginnastica, fin da giovane!”.

Come pensa che dovrebbe svilupparsi il rapporto professore – studente? É a favore di un rapporto più amichevole o “vecchio stile”?

“Direi non amichevole, però sicuramente di estrema disponibilità, seppure autorevole. É una cosa in cui credo, sarà per questo che sono apprezzato dagli studenti”.

“Mens sana, in corpore sano!”. Secondo lei che valore ha l’attività fisica per un ragazzo?

“É molto importante, per varie finalità che riguardano la crescita e la formazione dell’individuo. Si impara a socializzare, a stare insieme e a rispettare l’altro attraverso il rispetto delle regole anche di un semplice gioco. E poi si approfondisce la conoscenza dei propri mezzi, delle proprie potenzialità, ma anche dei propri limiti”.

Andiamo un po’ più nel particolare… Circolano voci che a breve ci lascerà e andrà in pensione. Le dispiace o in fondo é contento di potersi dedicare ad altro dopo una vita di insegnamento?

“Trovo che sia naturale dopo tanti anni di insegnamento andare in pensione, anche qui per molteplici motivazioni. Prima fra queste bisogna lasciare il posto ai giovani. Ciò che farò dopo sarà un giusto riposo intervallato e condito da tanti altri interessi, ovviamente salute permettendo”.

Un sogno nel cassetto?

[Si ferma un attimo a riflettere]
“Si, vivere serenamente – cosa che per altro già faccio”.

Qui si conclude la nostra intervista. Le parole del prof. – che ringraziamo ancora per la sua disponibilità – denotano un po’ quello che è il suo carattere e ci ritraggono un uomo fermo, convinto delle sue idee, che nella vita ha voluto seguire la sua passione per lo sport. Lavorare deve essere innanzitutto divertimento, ci insegna il prof. Bigliazzi. Un lavoro gratificante é per l’animo la miglior terapia. E spesso, i nostri sogni si concretizzano in piccole e semplici richieste che facciamo alla vita, come quella di essere felici.

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