Juve, chi ti ferma più?

di Raffaele Raminelli – È la squadra dei record: in Italia nessuno ha mai vinto così tanto. Tutto nasce con l’elezione di Andrea Agnelli a presidente della società e il conseguente rinnovamento interno. Dal 2012, infatti la Juve ha vinto ben 10 trofei, aggiudicandosi gli ultimi cinque scudetti, tre supercoppe italiane e due coppe Italia. Il tecnico della rinascita è sicuramente Antonio Conte, capace di rendere solida e indomabile una squadra che, fino a quel momento, aveva vissuto di alti e bassi. I traguardi più prestigiosi della sua gestione sono la vittoria, da imbattuta, nel campionato 2011-2012 e il record di punti, ben 102 – primato assoluto nei più importanti campionati europei – raggiunto nella stagione 2013-2014. Dopo tre anni ai vertici del calcio italiano Conte lascia, sperando in una chiamata da un top club (dalla prossima stagione allenerà il Chelsea). Gli succede Massimiliano Allegri, reduce da due annate al di sotto delle aspettative alla guida del Milan e per questo accolto tra lo scetticismo generale. Max smentisce tutti, sfiorando il triplete nella scorsa stagione e confermandosi nuovamente quest’anno, nonostante la rivoluzione del mercato estivo. Con l’addio di Tevez, Pirlo e Vidal e l’innesto di numerosi elementi quali Mandzukic, Cuadrado, Lemina, Rugani, Alex Sandro e Khedira, la partenza è disastrosa: nelle prime 12 giornate la Juve raccoglie solo 12 punti e vede allontanarsi Roma e Napoli. La svolta arriva con una vittoria nel derby all’ultimo respiro; da lì in avanti sarà di nuovo dominio incontrastato, con 26 vittorie nelle rimanenti 28 giornate. I record sono tantissimi, di squadra e personali, e si stenta a contarli tutti. Non si può tralasciare quello di imbattibilità stabilito da Gigi Buffon che, a 38 anni suonati, non subisce goal per 973 minuti consecutivi. Niente sembra potersi frapporre tra la Juve e nuovi successi: forse la Roma della proprietà americana o il Napoli dello stratega Sarri e del recordman Higuain? Difficile dirlo. Quel che è certo è che la Juve in questi anni ci ha abituato allo stupore, conquistando obbiettivi che parevano pura follia fino a qualche anno fa, profonda ammirazione da parte degli avversari e regalando immense gioie ai propri tifosi.

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