di Chiara Sanfilippo

– L’attore Roger Moore é morto oggi in Svizzera all’età di 89 anni, dopo aver coraggiosamente lottato contro il cancro.

Breve biografia
Nato nel 1927 si era da subito appassionato al teatro; aveva poi smesso di recitare per andare in guerra. Una volta tornato aveva prestato servizio militare nella Germania dell’Ovest; in seguito era tornato a lavorare in teatro ed aveva ottenuto piccoli ruoli in televisione.
Il primo vero incarico lo ottiene alla fine degli anni cinquanta quando interpreta l’eroe Ivanhoe. Tuttavia, risulta essere la serie televisiva britannica “Il Santo” a spalancargli le porte del successo: in questa serie interpreta un ladro gentiluomo, Simon Templar.
Nel 1973 debutta in Italia con “Attenti a quei due” e così trionfa anche nel nostro paese. Sempre in quegli anni ottiene il ruolo di James Bond, ereditato da George Lazenby. Successivamente prende vita nella “Pantera Rosa – Il mistero Clouseau” ed “Amici nemici“. La sua ultima volta in televisione é nel film “The Carer” dove interpreta sé stesso.
Dal 1991 si dedica alle campagne umanitarie, diventa infatti ambasciatore dell’Unicef nel 1991. Nel 2003 la Regina Elisabetta lo nomina Cavaliere dell’Impero Britannico, e nel 2009 l’associazione animalista People for the Ethical Treatment of Animals lo elegge “Persona dell’anno” per la sua campagna contro la produzione del foie-gras.

Il messaggio dei famigliari ai fan
A seguito riportiamo il post scritto dai figli di Roger Moore dall’account Twitter dell’attore.
«È con il cuore pesante che dobbiamo annunciare la morte del nostro amato padre, avvenuta oggi in Svizzera al termine di una breve ma coraggiosa battaglia contro il cancro. L’amore di cui è stato circondato negli ultimi suoi giorni di vita è stato così grande da non poter essere espresso con le sole parole. Sappiamo che il nostro amore e la nostra ammirazione verranno amplificati per lungo tempo e in tutto il mondo dalle persone che lo conoscevano per i suoi film, i suoi show televisivi e per il suo lavoro appassionato per l’Unicef che considerava il suo più grande impegno».