#cosechenonsidicono/la Partita del Cuore contro i tumori infantili

di Maria Elena Cassinelli –

Incredibile il successo riscosso dalla ventisettesima edizione della Partita del Cuore, svoltasi presso lo stadio “Luigi Ferraris” di Genova, nella serata di mercoledì 30 maggio. L’evento solidale, trasmesso in diretta Rai, ha permesso la raccolta di più di 1 milione e 243 mila euro a favore dell’Istituto Gaslini di Genova e dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

Sorprende l’effetto benefico svolto dallo sport, anche in un’occasione così importante. Il calcio si è riuscito, ancora una volta, a compiere il miracolo: 3 milioni di 100 mila persone riunite nello stadio comunale di Genova e numerosissimi coloro che hanno seguito l’evento dalla propria casa. Tanti, tantissimi, da diverse città d’Italia, con diverse idee, sogni e ambizioni hanno messo da parte i propri bisogni e divergenze per dedicare qualche ora del proprio tempo alla solidarietà.

È possibile prevenire i tumori infantili?

Per quanto riguarda i tumori infantili, le cause non sono da ricercare in abitudini o in stili di vita particolari e, di conseguenza, parlare di prevenzione è molto azzardato. Se i principali fattori che possono dare origine a questa malattia sono praticamente ignoti, non mancano, però, i tentativi da parte di medici e scienziati di studiare i casi registrati negli ultimi anni per individuare le possibili cause e, dunque, cure efficaci.
In particolare, nel 2011 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha decretato che i bambini esposti a radiazioni di arsenico per periodi di tempo prolungati possono facilmente sviluppare tumori al fegato, alla pelle o alla vescica. Da una metanalisi pubblicata nel 2015, che ha preso in esame i casi di tumore infantile nei continenti europeo e americano, emerge una stretta relazione tra i fattori inquinanti presenti nell’aria, quali benzene e diossido d’azoto, e il rischio sempre crescente per i bambini di sviluppare leucemie.

Prevenire è meglio che curare

Oltre ai fattori genetici, all’età e all’esposizione a sostanze presenti in natura (amianto e alcuni metalli, tra cui arsenico, berillio, cadmio, cromo, nichel e piombo), fattori ambientali (inquinamento atmosferico e agenti chimici, come il benzene, il diossine, i pesticidi, il cloruro di vinile e gli idrocarburi aromatici policiclici), agenti fisici (radiazioni ionizzanti e raggi-X) e infettivi (epatite B e C, Papilloma virus umano, virus di Epstein Barr, herpesvirus 8 e Helycobacter pylori), è stato accettato che anche alcune abitudini possono influire negativamente sul nostro organismo, favorendo lo sviluppo del cancro. Tra i fattori più conosciuti rientrano, sicuramente, il fumo, il sole, i raggi ultravioletti e l’alcol, ma in pochi sanno che anche l’alimentazione può essere un elemento determinante. In particolare, un regime alimentare ricco di grassi animali e proteine (specie carne rossa cotta alla griglia o conservata sotto sale) e povero di fibre, frutta e verdura amplia il rischio di sviluppare il cancro. Sono molti, inoltre, ad ignorare che anche sovrappeso, obesità e abitudini sedentarie rientrano tra le principali cause di tumore.

La 27 esima edizione della Partita del Cuore costituisce un vero e proprio modo trionfo dal punto di vista solidale e della ricerca e consentirà il trattamento e la cura di molti casi di cancro. Ma se tutto questo si potesse addirittura prevenire? Faresti anche tu la tua parte? Scrivicelo nei commenti: la tua opinione è importante.

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