Stage della Memoria, ecco il viaggio delle quinte

In occasione della “Giornata della Memoria” che si celebrerà venerdì prossimo, il 27 gennaio, è stato presentato stamattina lo “Stage della Memoria” rivolto agli studenti delle classi quinte.

L’itinerario è proposto dal Liceo “Da Vigo – Nicoloso” di Rapallo come un’occasione unica di riflessione e di approfondimento. Il percorso rientra in quel profondo rinnovamento dell’Offerta Formativa che sta attraversando il liceo della cittadina ligure puntando a renderlo sempre più europeo e capace di sviluppare nei ragazzi un profondo senso critico e di consapevolezza culturale.

L’idea dello Stage, partita da uno spunto della classe 5E del linguistico, si è arricchita via via dei suggerimenti delle altre sezioni del linguistico e dei contributi offerti dalle riflessioni degli studenti del classico e dello scientifico. Il tutto ha permesso di comporre un quadro commovente ed eccezionale allo stesso tempo.

 

LE DATE

Le sorprese cominciano già dalla durata dello stage e dal prezzo: 7 giorni per una quota pro-capite di 400 euro con viaggi, ingressi e mezza pensione compresa nel prezzo. Le iscrizioni allo Stage sono state tantissime: 140 gli studenti che fino ad ora hanno deciso di aderire, obbligando gli organizzatori a dividere il gruppo in due “turni”, il primo dal 13 al 19 marzo, il secondo dal 20 al 27 marzo. Il percorso e le esperienze, tuttavia, saranno identiche.

 

IL VIAGGIO

La partenza è fissata all’alba del primo giorno, quando – con il pullman – gli studenti si recheranno alla volta di Trieste per visitare la Risiera di San Sabba. Sarà un’inizio “col botto”, senza commenti o introduzioni, ma solo con negli occhi una tragedia che ha segnato profondamente quello che è tristemente conosciuto come “confine orientale” e che lascerà tutti col silenzio in bocca (come ci scrisse mesi fa un bravissimo poeta, Andrea Soli https://sharing.school/quante-volte/ )

Il grande complesso di edifici dello stabilimento per la pilatura del riso – costruito nel 1898 nel periferico rione triestino di San Sabba – venne infatti dapprima utilizzato dall’occupatore nazista come campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo l’8 settembre 1943 (data dell’Armistizio). Verso la fine di ottobre, esso venne però strutturato come Polizeihaftlager (Campo di detenzione di polizia), per lo smistamento dei deportati in Germania e in Polonia e al deposito dei beni razziati e per la detenzione ed eliminazione di ostaggi, partigiani, detenuti politici ed ebrei.

Terminata la visita si procederà a raggiungere Lubiana, capitale della Slovenia. Qui la sera i ragazzi saranno introdotti al percorso delicatissimo dei giorni seguenti e il mattino dopo potranno visitare uno dei centri più caratteristici d’Europa.

Fulcro del secondo giorno, infatti, sarà il Museo di Storia Contemporanea della Città dedicato alle vittime del Comunismo e della Dittatura di Tito, il comandante Iugoslavo che incarnò durante tutta la Guerra Fredda la leadership dei “paesi non allineati”. Nel pomeriggio gli orrori della violenza lasceranno lo spazio alle meraviglie di Graz, una delle patrie del cioccolato – di cui forse in molti non conoscono il “lato oscuro” https://sharing.school/il-lato-oscuro-del-cioccolato/ – e in cui gli studenti potranno rinfrancarsi e trovare un po’ di tempo per lo svago e la riflessione.

Il secondo giorno terminerà a Linz, con una serata all’insegna dei quiz e delle sfide di gruppo in uno dei più belli tra gli alberghi della città. Il terzo giorno riprenderà la marcia della memoria con uno dei momenti forse più toccanti di tutto il viaggio: la visita del campo di concentramento di Mauthausen, emblema di quel nazismo che può sempre rinascere in ognuno di noi https://sharing.school/razzismo-educazione-alla-tolleranza/

La giornata cambierà totalmente tono con l’arrivo dei nostri a Praga. Lì si imbarcheranno per una crociera con cena sulla Moldava, il fiume che attraversa la città. A bordo del traghetto si esibiscono ogni sera i più importanti gruppi jazz d’Europa e anche quello, l’ascolto della buona musica (vi ricordate quando Alberto qualche settimana fa ci ha parlato del valore della musica? https://sharing.school/qual-vero-significato-della-musica/ ) e il buon cibo, saranno occasione di memoria per tutti coloro che hanno inventato – nelle piantagioni di cotone – proprio il jazz.

Il cuore dello stage si giocherà tutto a Praga con la visita, il quarto giorno, del quartiere ebraico e della fortezza di Terezin. Alla sera il gruppo sarà immerso nell’atmosfera magica dei pub della città vecchia, a contatto con una cultura e una tradizione lontana ma sempre viva che dimostra come molti prof. amino portare i loro studenti a contatto con l’esperienza viva e vera dei paesi e dei luoghi https://sharing.school/oltrelacattedra-roberto-colombo/(qui Raminelli ci racconta proprio una di queste storie).

Il quinto giorno si aprirà di nuovo col centro di Praga, la torre dell’orologio, i mercatini e i profumi dell’Est per poi trasformarsi di nuovo in incontro e dialogo con i protagonisti del processo di Norimberga: la piccola cittadina della Germania ospiterà le nostre quinte per mostrare loro il memoriale di un processo che non fu soltanto un “affare legale”, ma fu il tentativo di un’intera generazione di chiudere con la dittatura nazista. E’ a quel processo che Hannah Arendt conierà l’espressione “banalità del male” così tristemente divenuta famosa (ne parlò l’anno scorso proprio la nostra Federica qui su Sharing https://sharing.school/la-banalita-del-male/ )ed è in quel processo che i gerarchi delle SS racconteranno – minuto per minuto – i loro crimini e la loro convinzione di “non stare facendo nulla di male se non il fatto di eseguire gli ordini”.

La sera in albergo si aprirà lo spazio della speranza con la visione del film “La Rosa Bianca” ossia la storia di un gruppo di giovani che, armati semplicemente della loro libertà, cominciarono – sotto il regime nazista – a resistere e a combattere semplicemente “dicendo la verità” (un po’ come fanno tanti dei giovani che ancora oggi muoiono per la loro passione al bene e al vero https://sharing.school/morti-la-nostra-liberta/ ). Per questo il penultimo giorno dello Stage sarà dedicato alla cittadina di Ulm, dove Sophie Sholl (questo il nome della protagonista della Rosa Bianca) nacque e studiò.

Ulm è senza dubbio legata anche a uno dei più famosi ebrei della storia mondiale, Albert Einstein, ed è anche l’unico luogo in Europa ad aver dedicato un monumento ai disertori, a coloro che – a volte pagando anche con la vita – dissero no al male e al totalitarismo (un fatto non scontato, come ci ricorda Fabrizio https://sharing.school/golpedistatoturchia/ )

L’ultima sera, pur tra i giusti festeggiamenti, avrà al centro un’assemblea dove ciascuno potrà raccontare che cos’ha capito, che cosa lo ha colpito, dei giorni trascorsi assieme. Ma non sarà quello il vero finale. Nell’ultimo tratto di percorso, tornando dalla Germania verso Rapallo, i nostri si fermeranno nell’incantevole Vaduz, capitale del Liechtenstein, Lì – dopo 7 giorni e 7 stati – sarà l’ora dello shopping, delle ultime risate, della condivisione. Tutti pronti per poi tornare a casa, a scuola, alla normalità. Per quella maturità che, a quel punto, per ognuno di loro sarà diventata davvero un viaggio, un viaggio che vi raccontiamo qui, attraverso le parole di un prof https://sharing.school/cielo-lettera-ai-maturandi/

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