Cyberbullismo/ Il coraggio di chi parla

di Alice Bafico e Angelica Zarafa

– Il bullismo ha tante forme, può nascere in luoghi diversi e contro argomenti distinti; ma da quando l’era di Internet ha assorbito le nostre vite, uno dei rischi più grandi di questo infinito universo virtuale è proprio il cyberbullismo.

Ora esiste la Legge

Finalmente ieri, 17 maggio 2017, la legge contro il cyberbullismo è stata approvata nell’Aula della Camera con 432 favorevoli ed una sola astensione. Giuseppe Romanini – componente della Commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza – spiega: “Sono serviti quatto passaggi parlamentari, ma finalmente la legge per il contrasto ai fenomeni di cyberbullismo è stata approvata in via definitiva. Un provvedimento importante che, per la prima volta, affronta alcuni dei nuovi fenomeni di disagio giovanile troppo a lungo sottovalutati e spesso legati ad un utilizzo sbagliato e non consapevole delle tecnologie”.

Le testimonianze

Contro questo crudele e subdolo modo di schernire le persone i si sono prodigati in molti, con associazioni, eventi, dibattiti sia online che in giro nelle scuole e nelle piazze. Anche la Polizia di Stato italiana, nell’ultimo anno, ha programmato una sorta di tour per tutta Italia per raccontare le storie di alcune vittime di cyberbullismo con lo scopo di prevenire ed informare su questo fenomeno.

Fra queste testimonianze, troviamo quella di Flavia Rizza, diciottenne frequentante l’ultimo anno di Scienze Umane, che fin dall’elementari è stata presa in giro da alcuni compagni di classe per il suo sovrappeso. Alle medie ha scoperto che le prese in giro non si fermavano solo agli stupidi scherzi in classe, ma che questi “pecoroni” – come li definisce lei nella lettera pubblicata da La Stampa – si erano spinti così in là da creare un suo fake su un social network, denigrando lei ed i suoi amici.

Leggendo le sue parole di sofferenza per un’inadeguatezza che non veniva da lei ma che le era inflitta da un gregge di stolti, appunto, noi di Sharing possiamo solo immaginare quanto le sue parole possano colpire sentite dal vivo. Flavia è una ragazza di diciott’anni, ma quando è in giro per le piazze d’Italia, è come se parlasse quella bambina di dieci anni che non capiva perché fosse vittima di battute cattive su un problema che, probabilmente, lei non ha avvertito fino a quando non le è stato fatto pesare.

Il mondo contro il bullismo

Sempre quest’anno abbiamo raggiunto un altro traguardo importante: il 7 febbraio si è celebrata la prima Giornata nazionale contro il bullismo a scuola e, nello stesso giorno, anche la Giornata europea della Sicurezza in Rete indetta dalla Commissione Europea. Per l’occasione studenti, insegnanti e genitori delle scuole di Bergamo, si sono vestiti di blu – il colore simbolo anti-bullismo – e si sono radunati. Si sono presi per mano col fine di creare un gesto simbolico per dire NO al bullismo/cyberbullismo e SÌ alla costruzione di solide relazioni solidali.

Internet si è evoluto, ma con lo sviluppo del cyberbullismo l’evoluzione dell’uomo sembra essersi fermata. Riusciremo a sconfiggere una volta per tutte uno degli aspetti più negativi della nostra società o ci perseguirà per sempre? Grazie alla nuova legge, alla giornata dedicata a questo fenomeno, alle associazioni, agli eventi e alla forza di tutti coloro che raccontano le esperienze di bullismo vissute sulla loro pelle speriamo, il prima possibile, di mettere fine a tutto questo